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Sono nata a Milano e già da piccola amavo disegnare.
In quarta elementare ho realizzato un piccolo disegno, molto apprezzato da un'amico di mio papà: a quel punto ho capito che avrei disegnato per il resto della mia vita.
Ho studiato prima al liceo artistico dell’Accademia di Brera e poi ho conseguito la Laurea in Architettura al Politecnico di Milano, con una tesi sulle problematiche dell’edilizia popolare.
Ricordo ancora molto bene che la scelta del liceo artistico è stata una grossa conquista, ho lottato anche per poter frequentare l'Accademia (in particolare pittura), ma non ci sono riuscita!
Però ho ottenuto di poter frequentare le lezioni di Gianfilippo Usellini, che mi ospitava nella sua aula in qualità di figlia di un amico. Contemporaneamente frequentavo la facoltà di Architettura durante gli anni molto caldi.
Questo periodo mi è servito per crearmi una coscienza civile, per crescere, per poter fare delle scelte consapevoli.
Ho sempre preferito però un’attività più strettamente legata alla creatività e all’uso del colore piuttosto che un’impegno in campo architettonico.
Ho privilegiato quindi questa scelta.
Fino al 1975 ho esposto le mie opere in varie mostre a Gonzaga, Suzzara, Sabbioneta, Milano  (biblioteca Sormani). Ho partecipato anche a vari concorsi: Premio Suzzara, Premio Certosa di Garegnano e molti altri che non ricordo più. Però tutto questo non bastava per sopravvivere, quindi mi sono dedicata all'insegnamento, dapprima con qualche riserva e poi sempre più convinta e sempre più gratificata dal contatto con i ragazzi che scoprono le loro potenzialità.
Poi l’attività artistica ha subito un rallentamento per la nascita dei miei tre figli.

Dopo il 1985 i miei quadri hanno subito un radicale mutamento : mi sono rivolta alla rappresentazione del paesaggio, prima invece prediligevo la figura umana.
Ho anche modificato la mia tecnica: il colore che prima era pastoso e steso con la spatola a grandi macchie, si è fatto poi più fluido con grandi campiture piatte. L’uso dei colori acrilici mi ha consentito di ampliare la mia tavolozza e dai toni prevalentemente gialli sono passata all’uso di accostamenti forti e squillanti.

Nella successiva evoluzione pittorica dopo il 2000, dalla rappresentazione di paesaggi o architetture in cui le linee di forza e i principali elementi compositivi sono sottolineati dal colore, passo a una semplificazione estrema delle forme, che mi porta progressivamente all'astrazione geometrica. Tuttavia, l'uso di superfici piatte di colore uniforme, talvolta percorse da sfumature delicate già visibili in alcuni lavori precedenti, costituisce un elemento costante tra la produzione precedente e queste nuove prove.
Alla base di questi ultimi lavori c'é il fascino per un certo tipo di estetica che si trova all'incrocio tra la computer art, la grafica digitale e l'editing.   

Il pixel, da elemento costituente dell'immagine, diventa modulo di partenza per la composizione di queste ultime prove, formandone la base. Il computer, che utilizzo già da diversi anni nella fase preparatoria dei miei lavori su tela, diventa qui vero e proprio strumento non solo di sperimentazione, ma anche di realizzazione. Sostituendosi al pennello, come una « protesi mentale », permette distorsioni, elaborazioni, effetti speciali, altrimenti impossibili con i metodi tradizionali della pittura.


Vivo a Milano, con mio marito e due gatti. Nel mio studio tengo, con molto entusiasmo, un laboratorio di pittura per adulti e bambini.